Scarica - Franchi
Download
Report
Transcript Scarica - Franchi
gli speciali
di stagione caccia
Questo sì
che è Feeling
• 20 • i piccoli calibri
I piccoli calibri
è il piccolo di casa Franchi
Sovrapposto lo abbiamo
provato nei calibri
28/70 e .410 magnum
di Emanuele Tabasso
Il Franchi Feeling aperto: una base
di classica solidità proposta con
molte variazioni per accentuarne la
personalità, l’appartenenza a una
stessa filosofia tecnica e stilistica, la
sintonia con il cacciatore
i piccoli calibri • 21 •
Franchi 28/70 e .410 magnum
Apprezzatissimo dai cacciatori
Legame o anche affiatamento. Come
quello che esiste tra uomo e natura e fra il cacciatore e il suo cane. È
questo il significato letterale di Feeling, nome che Franchi ha dato a
questo sovrapposto, apprezzatissimo
dai cacciatori per il suo stile e per
la praticità di utilizzo. Due i calibri
disponibili, 28/70 e .410 Magnum e
parimenti due le varianti per ognuno:
bascula di acciaio forgiato o di lega
di alluminio con pesi rispettivamente di 2,800 e 2,850 oppure di 2,300
e 2,350 chilogrammi. Quest’ultima
opzione è certo la più interessante
per chi ami la caccia con il cane alla
stanziale, oppure quella vagante allo
schizzo per i migratori mentre l’altra
sarà più indicata al capanno o nelle
divertenti sessioni al piattello. L’aspetto varia unicamente per la finitu-
Nel fianco del monobloc si notano l’orecchione, la leva inclinata che comanda lo
sgancio del gambo dell’eiettore, su questo la nocca per l’estrazione primaria, la
leva di registro verticale, i tenoni con la
mortisa per il tassello di chiusura
• 22 • i piccoli calibri
ra ad argento vecchio o ossidazione
anodica grigia; le forme richiamano
stili noti con i dovuti ritocchi a confermare l’impostazione pratica. La
tecnica segue la formula gardonese
con semiperni inseriti nei fianchi di
bascula e orecchioni ricavati dal monobloc di culatta con cui sono giuntate le canne; la spinta in avanti allo
sparo è contrastata in massima parte dai due tenoni posteriori appaiati
e sporgenti sotto la canna inferiore,
I due fucili mostrano ben evidenti le
differenti sezioni di canna in rapporto
ai calibri adottati: ovvio che il calibro
.410 Magnum, posto a destra, marchi
poi alla pesatura qualche decina di
grammi in più del 28
dotati di una mortisa in cui si inserisce il tassello comandato dalla chiave e sporgente dal fondo della faccia:
il loro appoggio contro il traversino
mediano ricavato all’interno del dorso garantisce la tenuta sgravando
i due assi di rotazione. Nei modelli
di lega di alluminio troviamo un inserto di acciaio temprato incassato
nella faccia di bascula e attraversato
dai fori dei due percussori: assorbe
con disinvoltura l’energia scaricata
dai fondelli delle cartucce. Un colpo
d’occhio alle immagini fa ancora apprezzare la cerniera anteriore senza
sporgenze e con le giuste striature di
frizione con il testacroce, realizzato
nello stesso materiale della bascula
per evitare usure differenziate.
Si osservano poi le due aste di monta
delle batterie con le sporgenze laterali di comando degli eiettori automatici, la chiave di apertura di forma
aggraziata, soprattutto ergonomica,
e la slitta della sicura, montata sulla
codetta superiore: al suo interno un
tasto comanda la prelazione di sparo.
Pensato per la stanziale. E’ il .410
Estrattori ad ampio sviluppo
La chiave integrale di apertura con manetta e
perno ricavati da fusione: al posto dell’occhio,
è inserita la F di riconoscimento. All’apice della
codetta superiore di bascula si trova la slitta della
sicura con il tasto del selettore
Così è normalmente perché il gruppo scatto si avvale del monogrillo,
il bigrillo è fornito a richiesta, e le
batterie recano molle a spirale con
guidamolla, punto di spinta appena
sopra il perno di rotazione dei cani
per maggiore celerità di percussione,
cani con doppio dente di tenuta per
bloccare lo sgancio dovuto a un urto
o a una caduta. Pesi di sgancio tarati
a 1.600 e 1.800 grammi per prima e
seconda canna, pronti e nitidi senza
filature.
Ancora un’occhiata al monobloc
consente di evidenziare gli estrattori ad ampio sviluppo e i relativi
gambi contenti le molle di eiezione:
lo sgancio è demandato alle levette inclinate mentre il fissaggio nella
propria sede è merito delle piastrine
verticali. Le canne ricavate da acciaio UM/8 ad alta resistenza, lunghe 68
o 71 centimetri, sono forate con coni
di raccordo allungati, per attenuare
il già ridotto rinculo, e poi cromate:
vengono montati gli strozzatori intercambiabili con valori **** e *** (in
questi calibri valgono circa come
5/10 e 8/10 dei vecchi calibri 12), ma
nella bella valigetta arancione si trova ancora quello con valore *, quindi
strozzatura massima.
La bindella ombreggiata porta il mirino di fibra ottica rossa, sempre assai visibile.
La calciatura di noce di grado 2 è
opportunamente lasciata con il suo
aspetto naturale e rifinito con verniciatura a olio. La foggia segue il nuovo standard Franchi XS, con quegli
accorgimenti nel calcio e nella pistola adatti a imbracciature e prese diverse; caratteristico di Franchi il profilo della coccia tra tondo e quadro, il
disegno della testa con le due righe
parallele che partono dall’impugnatura proseguendo sugli specchi, poi
sul metallo dei fianchi di bascula per
terminare sull’asta.
Quest’ultima componente è ulteriormente personalizzata con forma accorciata, profilo a salire, presa intuitiva
e sempre azzeccata. Il meccanismo di
sgancio riposa sul sistema a pompa
Parte inferiore: i dentini inclinati ricevono il comando per lo sgancio dell’eiettore dalle propaggini laterali delle leve
monta batterie solo quando si è sparato.
Ai vertici gli zoccolini sporgenti degli
orecchioni e dei tenoni
con tasto scorrevole arretrato, posto
cioè a metà del legno in modo da evitare la lunga asta di trasmissione; è un
po’ duro da azionare, ma l’uso lo ammorbidirà.
Da ultimo pure lo zigrino è anticonvenzionale, amabilmente rustico, di presa
sicura in ogni condizione: è definito
come Interlacement 3D che azzardiamo ad apparentare con il conosciuto
Basket all’americana, ma in verità è
più complesso e con grippabilità maggiore. Non manca ovviamente un buon
calciolo di gomma nera, morbido sul
rinculo e scorrevole sulla cacciatora. Assenti le magliette portacinghia,
vezzo diffuso sui fucili di piccolo calibro: quando lo si vuole appoggiare alla
spalla è d’obbligo aprirlo e prestare
sempre tanta attenzione affinché non
scivoli a terra.
i piccoli calibri • 23 •
Franchi 28/70 e .410 magnum
Prova sul campo
Lo abbiamo provato su un terreno
collinare con prati, coltivi, macchie,
cespugliati, insomma quel che occorre per le nostre scorrerie al seguito
di due splendidi setter orchestrati dal loro conduttore. La batteria è
composta da tre cacciatori, nessuno
assatanato fortunatamente. L’errore comune nell’impiego dei piccoli
calibri è la carenza di giusto posizionamento della rosata: il diametro
utile è ristretto quindi non ci si può
fidare dell’approssimazione, occorre
una mira molto sensata. A questo si
aggiunge un ambito di micidialità ristretto di diversi metri, sempre nei
confronti del classico calibro 12, ma
qui la centratura del tiro supplisce
discretamente. Le cartucce Fiocchi
HV con 24 grammi di pallini del numero 6 si sono mostrate validissime
e da parte degli altri due fucili, come
dalla nostra, si sono registrati abbattimenti puliti anche di seconda canna
La scritta aziendale indica che il fucile prenderà la via degli
Stati Uniti dove viene importato dalla società Benelli locale.
Anche la grafia della scritta conserva quella accattivante
rusticità caratteristica dei Franchi odierni
a buona distanza, diciamo prossima
alla trentina di metri, anche su starne
in allontanamento quindi con sagoma
assai contenuta.
Belli i tiri riusciti su alcune quaglie
della varietà detta giapponese, davvero di piccola taglia, sia in allontanamento sotto ferma sia centrate in
un traversone, grazie a una fortunata
posizione dopo l’involo.
Che dire? Sparando parecchi colpi
ci sono state anche diverse padelle,
frutto sempre di errori di valutazione nell’anticipo o in quella benedetta
giustezza di mira. Però a fine mattinata abbiamo considerato una cosa:
non ci sono stati intoppi di alcun genere, abbiamo totalizzato otto catture
e l’uso del Feeling in calibro 28/70 ha
reso molte soddisfazioni.
La guardia lisciata e brunita con attenzione presenta nella
rotondità esterna l’inserimento della F, la stessa che si
osserva sull’occhio della chiave, per dare immediata riconoscibilità al fucile, anche posto in rastrelliera
Vivo di culatta delle canne con possibilità di apprezzare
le robuste lunette degli estrattori e la mortisa ricavata
nella coppia di tenoni inferiori, cuore del sistema di
tenuta e chiusura dell’arma
• 24 • i piccoli calibri
Pensato per la stanziale. E’ il .410
Scheda tecnica
Produttore: Benelli Armi spa Divisione Franchi,
via della Stazione 50, 61029 Urbino (PU);
tel. 0722.3071, fax 0722.307370; www.franchi.com
Modello: Feeling
Tipo: fucile a due canne lisce sovrapposte
Calibro: 28/70 e .410 Magnum (36/76)
Funzionamento: canne basculanti
Bascula: da acciaio forgiato o da estruso di Ergal
55 lavorati di fresa
Canne: acciaio UM/8 con coni di raccordo allungati;
unite con monobloc di culatta; lunghezza 68 cm
(in alternativa 71 cm)
Strozzatori: intercambiabili nichelati lunghi 50
mm (*, ***, ****)
Congegno di scatto: diretto con monogrillo
selettivo; bigrillo a richiesta
Congegno di percussione: batterie corte nel
sottoguardia; cani interni con doppio aggancio di
sicurezza e molle elicoidali; percussori a rimbalzo
imbussolati nella testa di bascula
Congegno di estrazione: estrattori a grande
sviluppo con gambi inseriti nel monobloc
Congegno di espulsione: eiezione automatica
disattivabile
Congegno di sicurezza: a due posizioni con slitta
sulla codetta superiore di bascula; inserito il tasto
del selettore di sparo
Linea di mira: bindella da 7 mm ventilata
ombreggiata con mirino di fibra ottica rossa
Calciatura: in due pezzi di noce di grado 2 finito
a olio; impugnatura a pistola e asta sagomata;
campi di presa con zigrino Interlacement 3D;
calciolo ad assorbimento di energia
Finiture: bascula trattata argento vecchio (acciaio)
o anodizzata chiara (Ergal); legni con finitura a olio
Peso: con canna da 68 cm, acciaio: 2,800 Kg
(circa, calibro 28) e 2,850 Kg (circa, .410 Magnum);
Ergal: 2,300 Kg (circa, calibro 28) e 2,350 Kg (circa,
.410 Magnum)
Accessori: valigetta Franchi, 3 strozzatori con
chiave, olio Franchi
Garanzia: 7 anni sulle parti meccaniche
Prezzi: 1.469,00 euro (acciaio); 1.599,00 euro
(Ergal, entrambi IVA inclusa)
Dorso di bascula pregevole
nelle linee ravvivate dal marchio aziendale in rilievo e dalla
bombatura del coperchietto
di chiusura dove campeggia il
Made in Italy a opportuna e fiera
indicazione della provenienza
Il vivo di volata è finito con cura nella saldatura delle
bindelle, nella sistemazione del mirino di fibra ottica
rossa, nell’inserimento degli strozzatori mobili: qui vediamo il *** mentre quello che non appare è il ****
Il calcio di noce di grado 2 presenta linee tradizionali al
dorso e nella congiungente con il becco mentre si prende
la sua parte di innovazione nella pistola, nella coccia e
nella zigrinatura detta Interlacement 3D
i piccoli calibri • 25 •